Storia

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Tutto ha avuto inizio, oltre trent’anni fa nella cornice storica del castello di Madruzzo a Trento.
In quelle stesse stanze, dove nel 1500 si sono riuniti importanti esponenti del potere temporale e spirituale, la coscienza civile e l’impegno intellettuale ha spinto personalità di spicco nel mondo culturale e scientifico a incontrarsi ogni anno per dibattere - quasi in una sorta di ritiro e meditazione, lontani dai clamori mediatici - su temi riguardanti milioni di persone e dalle soluzioni spesso difficili, con un focus particolare sul primo bene dell’uomo: la salute.
Nel solco di questi simposi si è sviluppata, quasi naturalmente, l’idea alla base della Fondazione Incontri di Madruzzo, nata nel 1985 per riunire attorno al grande tema della Cultura della Salute personalità internazionali di governo, scienza e cultura.
L’obiettivo di questa aggregazione che è sempre avvenuta spontaneamente, senza alcuna finalità di lucro, è fornire indicazioni di elevato contenuto scientifico-culturale e tecnico a chi compete la responsabilità politica ed economica della gestione pubblica, indicazioni che non possono essere disattese proprio per la loro qualificata provenienza.

 

Un impegno costante

La Cultura della Salute è al centro dei dibattiti che la Fondazione ha promosso a livello internazionale sin dagli esordi, portando a dialogare tra loro esperti delle più diverse discipline su tematiche non soltanto afferenti alla scienza medica, ma anche a problematiche sociali, organizzative, economiche, politiche ed etico-morali.
In primo piano l’assioma che la salute è un bene primario per l’uomo e che la sua irrinunciabilità travalica ogni confine e la rende un diritto di ciascun individuo, in quanto essere umano. Un concetto semplice, universale, incontestabile, che tuttavia è contrastato dalla realtà del mondo dove nel secondo millennio ci sono ancora moltissimi individui a cui questo diritto è negato.
È nel riconoscimento di tali valori e nel rispetto dell’opera perseverante del fondatore e presidente Mario Emanuele Bianchetti che l’Unione europea ha spesso coinvolto la Fondazione nella realizzazione di importantissime iniziative volte a diffondere i principi ispiratori della promozione della salute. Nel corso degli anni la Fondazione ha anche sviluppato convegni e progetti locali e internazionali sulla salute in collaborazione con l’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Nel biennio 1993/’95, ad esempio, con la collaborazione di OMS Copenhagen, della Yale University, dell’Ufficio di Amministrazione Pubblica di Londra e degli organi istituzionali delle Province Autonome di Trento e Bolzano, ha dato vita a quello che si sarebbe poi rivelato il prologo del progetto triennale (1998-2000) The Verona Initiative.
Altri importanti contributi della Fondazione al tema della Salute si sono susseguiti nel corso degli anni: da un altro progetto fiore all’occhiello che è stato il Tahta - Trieste Action for Health Technology Assessment (presentato alla fine del 2000 sotto l’egida dell'Organizzazione Mondiale della Sanità e frutto della collaborazione tra Fondazione Incontri di Madruzzo, Ital TBS Spa, l'Area Science Park e l'Università di Trieste) al dibattito per la “revisione della riforma sanitaria in Italia” del 1988, dallo studio condotto per il riordino del Servizio Sanitario Nazionale al grande progetto per la creazione di un Sistema Sanitario Europeo.
Tutti appuntamenti ai quali hanno preso parte premi Nobel, rettori delle maggiori università europee e statunitensi, politici, scienziati e capi di governo. Attraverso incontri, conferenze, seminari, manifestazioni interdisciplinari e lo studio di progetti innovativi, la Fondazione ha contribuito a identificare nuove linee di condotta e strategie di coordinamento, traducendo il contributo di esperienze internazionali in documenti presentati nelle opportune sedi istituzionali.

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