Intervsta

A colloquio con il Professor Mario Emanuele Bianchetti, presidente e fondatore della Fondazione Incontri di Madruzzo

Di Maria Chiara Cervi

 

Mario Emanuele Bianchetti è un uomo che crede nei sogni. Ci crede talmente tanto, che li realizza sempre senza mai smettere di sognare. Nella sua vita ogni desiderio realizzato ha aperto la porta a uno nuovo. Molta la fatica, tantissima la soddisfazione, soprattutto, infinita la passione per la vita e i meccanismi che la regolano. A lungo minatore per necessità, Mario Emanuele Bianchetti si è fatto strada come manager finanziario mietendo un successo dopo l’altro, e poi, ad un certo punto, la svolta. Il suo grande sogno, la passione della vita era la medicina, così si iscrive all’Università sulla soglia dei 50 anni e diventa chirurgo vascolare.
Da allora il nuovo sogno è stato quello di affrontare i grandi temi collegati alla salute dell’uomo e alla qualità della vita, sogno che, non smentendo i precedenti, si è concretizzato nella Fondazione Incontri di Madruzzo, attiva da trent’anni per diffondere e rafforzare la Cultura della Salute.

  1. Professor Bianchetti, il claim della Fondazione Incontri di Madruzzo recita: “… la Salute può essere salvaguardata e incrementata solo se riconosciuta e non soltanto percepita come fattore di sviluppo”. Qual è il confine tra percezione e riconoscimento? Quale lo scarto che fa la differenza?

Soltanto pochi anni fa parlare di Salute era diventato una moda. Oggi, ahimè, dal punto di vista soprattutto economico-finanziario è cronaca nera; con il risultato di freno alla evoluzione tecnologica ed al progresso scientifico, continuando a confondere salute con sanità, sanità con medicina. Tocqueville e Mill nel saggio sulla libertà sostengono che un cittadino cosciente e informato è l’unico custode della propria salute-fisica-mentale –spirituale, mentre la sanità altro non è che un complesso di servizi cui il cittadino ricorre per sentirsi soddisfatto secondo le indicazioni che lo rendono diverso da ogni altro! Ci stiamo così avvicinando al concetto di Cultura della Salute, cultura che non è riferita a quella supponente caratteristica riservata ad un ceto elitario, ma a quella immagine che ciascuno dovrebbe avere di sé , della propria coscienza e della propria responsabilità morale. Il riconoscimento di questo concetto e del suo livello, visto che il pensiero va all’ambiente, al tessuto sociale, alle pulsioni umane, non ha elementi che vanno soltanto percepiti, ma fortemente riconosciuti per poterli incrementare e sviluppare. Lei mi chiede qual è il confine tra percezione e riconoscimento e quale lo scarto che fa la differenza. Le rispondo: la cultura! Il livello di cultura del cittadino, il resto va da sé. La FIM è impegnata da sempre su questi sentieri per contribuire a farne una autostrada anche per tutti gli attori del pianeta salute.

 

  1. La Fondazione Incontri di Madruzzo promuove in prima istanza la Cultura della Salute attraverso un dialogo internazionale non soltanto tra medici ma anche esperti di problematiche sociali, etico-morali, filosofiche. La salute, quindi, va intesa come approccio olistico all’esistenza?

Questa domanda va direttamente al cuore della FIM. Interpretare i “sistemi complessi” come quello sull’esistenza è un paradigma scientifico pressoché inaccettabile nel suo valore assoluto e dunque la salute può essere intesa come un equilibrio tra energie universali, energie astrofisiche che impongono all’umano cambiamenti lontani dalle conosciute sue evoluzioni . Da qui l’invito non solo a medici, ma a fisici, filosofi, astrofisici, studiosi di problemi umani di origine e di natura sociale-etico-morale, ad esplorare il nostro “cambiamento” umano che avverrà nell’avvicinarsi del rapporto spazio/tempo.

 

  1. Medicina, sanità, salute: come creare un circolo virtuoso?

Vorrei tanto fossero mondi riconosciuti lontani anni luce tra loro! Perché? Perché se la medicina da Ippocrate ad oggi è la scienza che osserva, studia, prevede, previene e cura le malattie fisiche e mentali degli umani, che cosa avrebbe in comune con una struttura di gestione burocratica o di organizzazione che dovrebbe essere di supporto etico-politico, nel senso della “polis” alla scienza medica? In realtà ci troviamo di fronte ad un mostro prodotto da un partito politico della polis che non supporta la medicina o Scienza medica, nella sua vasta accezione, condizionandola pesantemente.

 

  1. Quali sono i problemi più urgenti della sanità che affliggono la società civile?

Vorrei risponderle che ogni società civile che si rispetti ha i problemi che si merita , ma non lo dico, sostengo invece che i problemi della nostra sanità , a parte le dichiarazioni demagogiche, sono tutti urgenti e molti, dai percorsi irreversibili. Proviamo a chiedere ad un “obeso” di fare i cento metri ostacoli in tempi non olimpionici ma almeno in quelli da dilettante, non riceveremmo neanche risposta, perché non solo non ci proverebbe, ma nemmeno il pensiero troverebbe forma di ipotesi; naturalmente non mi riferisco alla patologia! I problemi di cui si parla non li risolveranno gli atleti, ma gli onesti.

 

  1. Durante un suo speech lei ha dichiarato: “La paura non è una mancanza di coraggio, ma una mancanza di idee”, quali sono le idee su cui le autorità scientifiche devono lavorare per cercare di risolvere i problemi della sanità? Quale il ruolo della Fondazione Incontri di Madruzzo in quest’ottica?

La citazione non è mia, ma di un filosofo del ‘500 Erasmo da Rotterdam, infatti per risponderle non mi riferisco alla “paura” paralizzante, intesa come mancanza di coraggio, ma a quelle “idee” apparentemente mancanti non alle autorità scientifico-mediche o comunque dell’universo della medicina, ma alla polis, alla società civile; come ho già accennato nelle risposte precedenti, è la sanità che deve supportare la scienza medica le sue esigenze di continua ricerca nel suo ruolo di prevenzione e cura delle malattie. Avverrà mai? La FIM, al di là dei progetti umanitari per aiutare chi soffre di patologie specifiche, è impegnata a diffondere queste idee tanto semplici e naturali da realizzare, ma la risposta ai quesiti di cui sopra ogni giorno è sulle pagine dei giornali.

Informazioni aggiuntive