Castello di Madruzzo
Sede natale dei primi simposi che trent’anni fa hanno dato il via alla creazione della Fondazione Incontri di Madruzzo, il maniero addossato alle pendici del monte Bondone non ha un’origine precisa sulla carta, ma certamente, intorno al 1100, si sa che ospitava la famiglia “di Castel Madruzzo”, destinata a vivere tra quelle stesse mura attraverso i secoli.
Fu però nel 1550, con il cardinale Cristoforo, Principe della Chiesa di Roma e amico di Carlo V, che la famiglia dei Madruzzo raggiunse il massimo della fama.
L’avvenimento più notevole del vescovado di Cristoforo Madruzzo rimane l’apertura nel 1545 a Trento del famoso Concilio, al quale Cristoforo partecipò attivamente contrapponendosi spesso a quel cardinale del Monte, legato pontificio, che nel 1550 diverrà Papa con il nome di Giulio III. Tradizioni di splendido fasto distinsero il nuovo principato vescovile: ricchezze, relazioni, cariche politiche e militari influenzarono tutto il mondo di allora.
Alla residenza spettò così il compito di accogliere i grandi personaggi, che passando per Trento facevano la storia di quella tormentata Europa del tempo.
E a raccogliere il testimone di questa destinazione d’uso, nel terzo millennio ci ha pensato la Fondazione Incontri di Madruzzo, che nelle medesime sale del maniero dove si sono riuniti i protagonisti del mondo antico, ha chiamato a raccolta insigni esponenti del campo politico, scientifico, culturale di oggi per dar vita a simposi di respiro internazionale con il focus sulla salute di ogni essere umano.